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Estrazione

Quando si parla di estrazione si fa riferimento alla resa ed è proprio questo l’obiettivo che negli anni ha contraddistinto il Gruppo Pieralisi. Il metodo antico della spremitura per schiacciamento ha infatti lasciato il posto al moderno sistema di estrazione centrifuga con la successiva introduzione dei Decanter. Questi sono infatti stati creati per far sì che l’olio sia eccellente in termini di resa, di portata e di qualità organolettiche.

Da qualche anno, dopo attenti studi e accurate progettazioni, la Pieralisi ha introdotto la tecnologia di estrazione DMF, fiore all’occhiello dell’azienda, nonché soluzione tecnologica della terza era per l’estrazione dell’olio d’oliva. I vantaggi legati ad essa si possono ritrovare sia nella lavorazione della drupa, dove non si richiedono aggiunte di acqua, sia nell’efficienza della resa che riesce ad essere stabile anche con un quantitativo di produzione sopra alla norma.
Grazie a questa tecnologia, che utilizza l’estrazione a due fasi, viene prodotta una sansa disidratata simile a quella del tre fasi che recupera la polpa della sansa, meglio nota come pâté. Oltre all’innovativa tecnologia multifase, la Pieralisi propone anche una nuova gamma completa di estrattori centrifughi per la lavorazione a due e tre fasi che si distinguono per:

• alte rese
• bassa aggiunta di acqua di processo nella lavorazione a tre fasi
• reversibilità nella lavorazione a due/tre fasi..

Estrazione

• Gli estrattori Pieralisi sono tutti studiati per massimizzare il rendimento dell’olio infatti la resa è senza dubbio l’elemento cardine.
• Controllo elettronico dei giri tamburo e dei giri differenziali della coclea tramite i nuovi quadri di gestione frantoio.
• Tutte le parti soggette ad usura quali coclea, diffusore del prodotto in ingresso e boccole di uscita sansa sono rivestite con materiali antiusura.
• La coclea nei decanter Pieralisi ha una durata molto più alta a parità di lavaggio delle olive ed ha un esclusivo angolo di spoglia sul dorso che ne aumenta di molto la durata.

Tecnologia DMF

• Produce una sansa disidratata simile a quella proveniente dall’impianto a tre fasi.
• Possiede i pregi della lavorazione senza aggiunta di acqua (due fasi) con in più la versatilità di un estrattore centrifugo che si adatta tanto alla lavorazione in continuo come alla lavorazione partitaria.
• Permette di recuperare, direttamente dall’interno del tamburo, una parte della sansa denominata “pâté”, costituita dalla polpa e dall’umidità dell’oliva senza tracce di nocciolino. Questa frazione, adattandosi a diversi impieghi (ammendante del suolo, integratore per la zootecnia, possibile ingrediente per l’alimentazione umana, miscelato con altre biomasse per la produzione di biogas), rappresenta non più uno scarto da smaltire, bensì un valore aggiunto per il frantoiano. 

Estrazione multifase

Nella lavorazione multifase l’estrattore centrifugo è predisposto per avere tre uscite: una per l’olio, una per la sansa e una intermedia per il pâté. Questo tipo di estrazione possiede i pregi della lavorazione senza aggiunta di acqua (due fasi) con in più la versatilità di un estrattore centrifugo che si adatta tanto alla lavorazione in continuo come alla lavorazione partitaria. L’estrazione multifase permette di recuperare, direttamente dall’interno del tamburo, una parte della sansa denominata “pâté”, costituita dalla polpa e dall’umidità dell’oliva senza tracce di nocciolino. La lavorazione multifase produce una sansa disidratata simile a quella proveniente dall’impianto a tre fasi.

Estrazione a 3 fasi

La pasta di olive, opportunamente preparata nella fase di gramolatura, viene immessa nell’estrattore centrifugo tramite pompa monovite a portata variabile. L’estrattore è predisposto per separare le due fasi liquide - olio e acqua di vegetazione - in due uscite e la terza fase solida nella parte opposta. Questo è possibile con un’opportuna aggiunta di acqua calda alla pasta in ingresso, producendo così una quantità notevole di acqua di vegetazione da smaltire. La sansa ottenuta ha una umidità che si aggira intorno al 50%.

Estrazione a 2 fasi

Nell’estrazione a due fasi l’estrattore centrifugo è predisposto per avere solamente due uscite, una liquida per l’olio ed una per la sansa e l’acqua. Questo tipo di estrazione consente di ridurre o eliminare l’utilizzo dell’acqua di processo, con il duplice vantaggio di limitare l’impiego di risorse naturali (acqua) e di ridurre o eliminare la produzione di refluo, il cui smaltimento incide in modo sensibile sui costi di gestione dell’oleificio. La sansa ottenuta dalla lavorazione a due fasi presenta un’umidità del 60%.

Seconda centrifugazione

Nel ciclo di lavorazione delle olive si può prevedere una fase in cui le sanse in uscita dall’estrattore centrifugo vengono immesse una seconda volta in uno stadio di gramolatura e quindi, sempre tramite pompa monovite, in un successivo estrattore centrifugo - che può essere predisposto a due, a tre fasi o multifase - per ottenere un’ulteriore estrazione di olio chiamato “olio di seconda centrifugazione”. Se la lavorazione è a tre fasi, le sanse eventualmente lavorate in precedenza con sistema a due fasi possono essere asciugate, ottenendo però acqua di vegetazione da smaltire.

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